di fra Sergio Lorenzini
Domenica 26 novembre, da più parti delle Marche, tanti giovani si sono ritrovati nel convento dei frati cappuccini di Civitanova Alta per tornare a stare un po' insieme dopo la bella esperienza estiva del campo scuola e, al tempo stesso, vivere una giornata di riflessione, di preghiera, di gioco e della gioia semplice e preziosa che viene dalle piccole cose e dalle relazioni vere.
Abbiamo imparato che la vita è più importante viverla che "condividerla", come il brano di J-Ax e Fedez Vorrei ma non posto ci ha suggerito; che questo "tempo non dà il giusto peso a quello che viviamo" e che il peso e la profondità di quanto la vita ogni giorno ci offre dobbiamo scoprirlo noi. Come, però, ne avremo la capacità "se navighiamo senza trovare un porto" impegnati in "tutto questo sbattimento per fare foto al tramonto, che poi sullo schermo piatto non vedi quanto è profondo"?
Da questo sole caldo e rosso, che al tramonto va a riposare dietro le colline e che, al mattino seguente, si ripresenta fresco al versante opposto, dovremmo invece apprendere, perché, come diceva san Francesco nel Cantico di frate sole, "de te Altissimo porta significatione". Sì, apprendere l'origine e la mèta della nostra vita, quel luminoso parto d'amore che ci ha portati alla vita; apprendere che quella luce continua ad accompagnare i passi del cammino con i suoi raggi caldi e la sua luce che a tutto dà colore; apprendere che da quell'amore siamo attesi per un eterno bagno di luce. No, non siamo figli del caos, orfani di senso, nomadi senza meta. Se così fosse, quale profondità avrebbe la realtà? Non rimarrebbe allora - davvero - altro da fare che preoccuparsi di condividere quell'apparenza di vita che non riusciremmo a cogliere.
Buon cammino verso la vita piena.
A questo link trovate le foto della giornata.
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