di Alessandra Saltamartini
Ciao carissimi, il
film che vorrei condividere con voi è il famosissimo, acclamatissimo,
pluripremiato Dallas Buyers Club! Penso sia un film notevole sotto
tantissimi aspetti, a me è piaciuto moltissimo! Giusto per curiosità, sappiate
che l'idea di mettere in scena questo film ha fatto il giro delle scrivanie
dell'industria del cinema americana per ben 15 anni e solo nel 2013 finalmente
si è riusciti a distribuire la pellicola per la regia di Jan-Marc Vallèe.
Il
film è ispirato ad una storia vera, il che vi confesso un pochino mi sconfortava
perché questa è l'etichetta che praticamente appioppano a moltissimi film per
indurre il pubblico a guardarli, pensate che addirittura anche di certi film
horror sulle possessioni/ossessioni/infestazioni diaboliche dicono che siano
tratti "da una storia vera"... il problema è che normalmente della
storia vera non resta più nulla a causa di tutte le rimaneggiature e
romanzature della realtà. In Dallas Buyers Club questo invece non è accaduto, o
meglio, diciamo che la romanzatura della storia non l'ha stravolta fino a
renderla irrealistica, troppo mistificata!
La sceneggiatura
infatti mi è parsa molto buona, molto attinente alla realtà storica degli anni
80, epoca in cui è ambientato il film, senza troppi cliché romanzati! Una
simile sceneggiatura unita alla caratterizzazione dei personaggi, rendono
questo film un prodotto riuscitissimo! Vallèe non ha puntato sugli effetti
speciali, sulle musiche, sui retroscena, ma ha puntato tutto sulle
interpretazioni dei due protagonisti: Ron Woodroof, ossia il premio Oscar
Mattehw McConaughey, e Rayon, cui ha dato volto e fattezze l'attore nonché
frontman dei 30 seconds to Mars, Jared Leto.
Che dire su questi due attori se
non che sono stati strepitosi, entrambi sorprendenti nella recitazione,
interpretazione e nella trasformazione fisica per la dieta rigorosissima cui si
sono sottoposti fino a divenire quasi degli scheletri come i veri malati di
AIDS... già, perché non l’ho ancora detto, ma penso sia stra-saputo che questo
film ha ad oggetto l’AIDS.
Ma il bello è che Vallèe non si limita a raccontare
la storia di alcuni malati, no, vuole andare oltre: vuole raccontare
dell’omofobia, dello scandalo dell’industria farmaceutica americana che impone
la vendita e soprattutto l’uso di farmaci tossici e della battaglia contro la
lobby del farmaco per affermare il diritto di ogni malato di scegliere come
curarsi! Racconta dei club di compratori, dell’amicizia, del coraggio di andare
contro le regole ingiuste per affermare la giustizia, anche a costo di perdere
la reputazione, la stima, il posto di lavoro... è un film che punta al cuore
dello spettatore! Posso solo consigliarlo.
Vi saluto e a presto,
Alessandra
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