di fra Damiano Angelucci

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20, 1-10) - Domenica di Pasqua
Il primo giorno della settimana, la mattina presto, mentre era ancora buio,
Maria Maddalena andò al sepolcro e vide la pietra tolta dal sepolcro. Allora
corse verso Simon Pietro e l'altro discepolo che Gesù amava e disse loro:
«Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'abbiano messo». Pietro e l'altro discepolo uscirono dunque e si avviarono al sepolcro. I
due correvano assieme, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse
primo al sepolcro; e, chinatosi, vide le fasce per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro, e vide
le fasce per terra, e il sudario che era stato sul capo di Gesù, non per
terra con le fasce, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò anche
l'altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, e vide, e credette. Perché non avevano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli doveva
risuscitare dai morti. I discepoli dunque se ne tornarono a casa.
COMMENTO
È grazie alla fede di questi discepoli che noi celebriamo la Pasqua di
Cristo. Come delle ondate successive di un’umanità che cerca di approdare alla
terra ferma della Verità e della Vita, questi tre padri nella fede si
avvicinano progressivamente alla comprensione della Buona Novella. Maria di Magdala si ferma di fronte alla pietra rotolata; sembra proprio
incapace di avvicinarsi al mistero, di concepire anche lontanamente la
possibilità di quello che Gesù aveva preannunziato; corre subito da Pietro e
dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, credendo che qualcuno abbia
trafugato il corpo del Maestro. Il suo cuore non è ancora pronto a
decifrare quello che gli occhi hanno visto.