sabato 9 agosto 2014

Perché avete paura?

di fra Sergio Lorenzini


Non manca mai la Parola al momento opportuno, puntuale e precisa, a dire un'azione di Dio e dare una direzione all'uomo. E sorprende come, al di là di ogni umana maestria organizzativa, alla quale per forza molti dettagli sfuggono, il Signore non si lasci sfuggire nessun particolare e nessuna occasione per manifestarci la sua vicinanza. Così, leggendo il Vangelo di questa XIX° domenica del Tempo Ordinario, che avvia la settimana di Esercizi Spirituali per giovani, forte è stata la sorpresa di scoprire l'assonanza del tema, scelto mesi prima. 

Se il titolo provocatorio che abbiamo scelto per gli esercizi è: "Perché avete paura?", il Vangelo di questa domenica deposita negli orecchi del cuore la consolante parola di Gesù: "Coraggio, sono io, non abbiate paura". La prendo come un'approvazione divina del tema prescelto e, al tempo stesso, come un incoraggiamento a superare ogni nostra paura e coinvolgersi a pieno in questa esperienza.

Già, la paura, brutta bestia! Un'invisibile gabbia paralizzante che ci costruiamo intorno da noi stessi e non consente evasioni. Ci inchioda a noi stessi, lega le gambe e blocca ogni possibile movimento di scoperta, di avanzamento, di audacia, di coinvolgimento, di un passo che ci sbilanci al di là del ristretto orticello delle nostre certezze. La paura traccia intorno a noi un solcato invalicabile la cui ampiezza è data dal diametro delle nostre sicurezze, da quanto abbiamo già conosciuto e addomesticato: persone, luoghi ed esperienze. Ci si ritrova, in tal modo, a bazzicare  le stesse facce, a intavolare i discorsi di sempre, a frequentare i medesimi luoghi, a vivere le solite esperienze, piacevolmente protetti da ogni novità che possa metterci in crisi, ma impaludati nelle acque stagnanti della mediocrità.

Eppure, questa paura va abbattuta perché non permette di prendere il largo. Guardate Pietro: cammina sulle acque verso Gesù, poi si alzano i venti, si fa prendere dalla paura e affonda. Cristo ci fa camminare. La paura affonda! Stoppa il cammino e fa annegare. La fede è il contrario della paura, l'intima certezza che, oltre ogni difficoltà e imprevisto, il Signore è presente e ci tende la mano. Gesù, a differenza delle nostre, è l'unica certezza che non rinchiude ma chiede di uscire, di fare un passo in più, di mettersi in gioco, di sbilanciarsi verso di lui. Guardando Gesù e camminando verso di lui, non affonderemo mai.

Alle soglie dei nostri esercizi, cari ragazzi e ragazze, ascoltiamo ancora una volta Gesù che dice a noi: "Coraggio, SONO IO, non abbiate paura". Gesù è con noi, niente paura! Buoni esercizi a voi tutti.

Nessun commento:

Posta un commento

Lasciate un commento