domenica 29 gennaio 2017

Crescere fino a diventare piccoli

di fra Damiano Angelucci


Dal Vangelo secondo Matteo (5,1-12) - IV Domenica del tempo ordinario
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

sabato 21 gennaio 2017

Dalla periferia della storia al cuore dell'uomo

di fra Damiano Angelucci


Dal Vangelo secondo Matteo (4,12-23) - II domenica del tempo ordinario
Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

sabato 14 gennaio 2017

L'abito chiaro

di fra Damiano Angelucci



Dal Vangelo secondo Giovanni (1,29-34) - II Domenica del tempo ordinario
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

lunedì 9 gennaio 2017

La santità semplice - Ritiro di Natale 2017

di fra Sergio Lorenzini


In questo ritiro di Natale 2017 siamo stati capaci di andare oltre la neve il freddo e il gelo, l'influenza e malattie varie, per ricevere parole importanti per proseguire il nostro cammino, crescere come piace al Signore e camminare nella santità; una santità semplice, fatta di gesti quotidiani, piccoli, ordinari, quella senza riflettori e senza applausi, ma costanti e solidi; una santità fatta dallo stare al proprio posto con gioia leggendovi dentro la provvidenza di Dio e lasciandoci fare da Lui.

sabato 31 dicembre 2016

Il pensare che accende la passione per la vita

di fra Damiano Angelucci


Dal Vangelo secondo Luca (2,16-21) - Solennità della SS. Madre di Dio
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

COMMENTO
Lo stesso Vangelo della mattina di Natale, ma in questa Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, vale la pena soffermarsi sulla figura di Maria. Si dice di lei che “ … da parte sua , custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”.

sabato 24 dicembre 2016

Il riscatto degli esclusi

di fra Damiano Angelucci


Dal Vangelo secondo Luca(2,15-20) - Messa dell'aurora di Natale
Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere».
Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

COMMENTO
“Vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere”. Questa è la motivazione che muove i pastori ad intraprendere il loro viaggio, non sappiamo quanto lungo, verso Betlemme. I pastori hanno conosciuto, in qualche modo sono già entrati in contatto con un fatto accaduto e annunciato loro dagli angeli: “…oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore.”

La situazione dei pastori è significativa: ci dice il Vangelo che “c’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge”. Questi uomini erano costretti dal loro lavoro alla veglia notturna e alla precarietà di dover dormire all’aperto, senza neppure un tetto sopra la testa. Vi troviamo il modello di due atteggiamenti spirituali quanto mai necessari per accogliere l’annuncio di Cristo Salvatore.

La veglia è qualcosa di più che rinunciare al sonno; indica piuttosto la sobrietà della vita, il fatto di avere una coscienza vigilante, sempre attenta e desiderosa di distinguere il bene dal male. San Paolo indica la veglia come una condizione per la vigilanza dello spirito che prega in noi: “Pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza” (1 Ts 5,12).  La veglia è segno dell’attesa della venuta del Salvatore. I Pastori condividevano l’attesa degli ebrei del tempo e con la loro semplicità piena di speranza, accolsero l’annuncio della venuta del Salvatore delle genti. Come i pastori siamo chiamati a guardare con fiducia il nostro tempo: esso non sarà mai troppo ricolmo di male e di dolore da non far germogliare la salvezza finale di Cristo Signore.

Poi i pastori vivono la sobrietà e la precarietà della vita, senza neanche un tetto sotto il quale dormire. Quella notte di 2000 anni fa la gioia della nascita del Salvatore del mondo fu vissuta anzitutto da due giovani sposi che non trovarono alloggio per passare la notte, e da un gruppo di pastori momentaneamente “senza tetto”. Le consolazioni del Signore arrivano anzitutto ai poveri della terra, a quelli che non hanno altro riparo che il cielo, a quelli che non hanno un posto confortevole, caldo e sicuro per riposare, a quelli che quanto meno non investono su questo i loro sogni di felicità.


Il Signore che viene continuamente nel mondo, nel giorno in cui la Chiesa lo celebra bambino nella grotta di Betlemme, ci trovi vigilanti nel desiderio di vivere alla sua presenza ogni momento; ci trovi con un cuore povero, non appesantito da false sicurezze, pronto e sollecito per intraprendere il viaggio verso la capanna di Betlemme.