martedì 24 marzo 2015

Dallas Buyers Club

di Alessandra Saltamartini



Ciao carissimi, il film che vorrei condividere con voi è il famosissimo, acclamatissimo, pluripremiato Dallas Buyers Club! Penso sia un film notevole sotto tantissimi aspetti, a me è piaciuto moltissimo! Giusto per curiosità, sappiate che l'idea di mettere in scena questo film ha fatto il giro delle scrivanie dell'industria del cinema americana per ben 15 anni e solo nel 2013 finalmente si è riusciti a distribuire la pellicola per la regia di Jan-Marc Vallèe. 

Il film è ispirato ad una storia vera, il che vi confesso un pochino mi sconfortava perché questa è l'etichetta che praticamente appioppano a moltissimi film per indurre il pubblico a guardarli, pensate che addirittura anche di certi film horror sulle possessioni/ossessioni/infestazioni diaboliche dicono che siano tratti "da una storia vera"... il problema è che normalmente della storia vera non resta più nulla a causa di tutte le rimaneggiature e romanzature della realtà. In Dallas Buyers Club questo invece non è accaduto, o meglio, diciamo che la romanzatura della storia non l'ha stravolta fino a renderla irrealistica, troppo mistificata! 

La sceneggiatura infatti mi è parsa molto buona, molto attinente alla realtà storica degli anni 80, epoca in cui è ambientato il film, senza troppi cliché romanzati! Una simile sceneggiatura unita alla caratterizzazione dei personaggi, rendono questo film un prodotto riuscitissimo! Vallèe non ha puntato sugli effetti speciali, sulle musiche, sui retroscena, ma ha puntato tutto sulle interpretazioni dei due protagonisti: Ron Woodroof, ossia il premio Oscar Mattehw McConaughey, e Rayon, cui ha dato volto e fattezze l'attore nonché frontman dei 30 seconds to Mars, Jared Leto. 

Che dire su questi due attori se non che sono stati strepitosi, entrambi sorprendenti nella recitazione, interpretazione e nella trasformazione fisica per la dieta rigorosissima cui si sono sottoposti fino a divenire quasi degli scheletri come i veri malati di AIDS... già, perché non l’ho ancora detto, ma penso sia stra-saputo che questo film ha ad oggetto l’AIDS. 

Ma il bello è che Vallèe non si limita a raccontare la storia di alcuni malati, no, vuole andare oltre: vuole raccontare dell’omofobia, dello scandalo dell’industria farmaceutica americana che impone la vendita e soprattutto l’uso di farmaci tossici e della battaglia contro la lobby del farmaco per affermare il diritto di ogni malato di scegliere come curarsi! Racconta dei club di compratori, dell’amicizia, del coraggio di andare contro le regole ingiuste per affermare la giustizia, anche a costo di perdere la reputazione, la stima, il posto di lavoro... è un film che punta al cuore dello spettatore! Posso solo consigliarlo.
Vi saluto e a presto, 
Alessandra 

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