martedì 31 marzo 2015

Risonanze dal Ritiro di Quaresima - Loreto 2015


In questo ritiro ho avuto conferma di quanto grande sia la vicinanza di Dio a noi. L'arte nelle sue varie forme espressive, dalla pittura alla musica, si è rivelata in questo ritiro più che mai, strumento per avvicinarci al Mistero. Tutte le cose belle parlano di quel Dio che è in ciascuno di noi. Torno a casa con la certezza del suo Amore, ma anche con un interrogativo: come e per Chi sto spendendo la mia vita? (Alessandra)  




Dopo ogni ritiro breve o lungo che sia quando rimango particolarmente colpita da una catechesi la frase che mi frulla per la testa è sempre la stessa "questa volta con le catechesi abbiamo dato il massimo, di meglio non ci può essere!!!" ma poi arrivo alla fine del ritiro seguente e la mia testa ripete sempre la stessa frase. Questa volta però sono rimasta ancora più colpita rispetto alle altre volte, questo particolare modo di farci le catechesi mi ha veramente toccato. Sarà perché mi ci sono ritrovata anche in ambito scolastico, sarà perché il sorriso di Suor Maria Gloria, la sua voce e quella delle sue Sorelle mi hanno contagiato a tal punto che non ho potuto far a meno di farmi catturare da quelle parole, sarà perché il Signore ha voluto che tutti noi facessimo un'esperienza diversa dicendo SÌ non solo alla partecipazione al ritiro ma di riflesso anche a Lui, sarà per tutte queste cose ma anche per altre che posso dire che questo è stato (per adesso) uno dei migliori ritiri (sò già che tra qualche mese mi rimangerò tutte queste parole!!!). Concludo dicendo un semplice ma sincero GRAZIE  a suore, frati ma anche a tutte le persone che come me hanno deciso di passare uno weekend diverso dagli altri perché tra una preghiera, un sorriso ed una battuta abbiamo vissuto un fine settimana di vera fraternità ! GRAZIE ! (Giulia)


Mi sono sentita presa per mano da Gesù. Gesù ha preso la mano di Tommaso e l’ha accompagnata fino alla sua ferita. Così ho capito come Gesù mi porta a vedere e toccare le sue ferite, che sono le mie. Io con il mio sguardo confuso e spaventato, Lui con il suo sguardo di padre, perché mi conduce, di madre, perché mi ama, di fratello perché mi aiuta. Grazie alla sua Presenza le mie ferite fanno meno male, fino a richiudersi. E Gesù mi prende per mano attraverso le persone che mi fa incontrare.E poi mi sono sentita un po’ più coraggiosa di provare a morire. Si, perché se morire per Gesù porta ad avere lo sguardo che ho visto nelle suore che ci hanno accompagnato nel ritiro e nei frati che ci accompagnano ogni giorno, allora vorrei provare… iniziando anche solo da una piccola incrinatura del mio guscio. (Elena P.)


Mi ha colpito il bicchiere che Rembrandt innalza estasiato e convinto di aver trovato nell'evasione dalla realtà, la soluzione e la cessazione di tutti i suoi problemi. Ma quel bicchiere non esiste, è irreale, inconsistente e di certo non può essere la chiave della gioia. La chiave è invece il dito di S. Tommaso che entra, che apre, accompagnato e guidato da Gesù, la porta: ora crede ed è capace di vedere Gesù, il Bellissimo. (Benedetta)


Ogni ritiro ha qualcosa di speciale e unico, questo in particolare mi ha donato la pace che avevo perso da tempo, ringrazio le suore e suor Maria Gloria per le stupende catechesi , tutti i frati , le persone dell' OFS , e tutti i ragazzi che hanno partecipato a questi ritiro, che il signore doni pace e serenità nel vostro cuore. (Andrea D’Is.)


Speravo di poter ripetere, come l'anno scorso, la fiaccolata da Montorso a Loreto e così è stato. Ma oltre a questo momento, il ritiro ci ha permesso di sperimentare un modo differente di fare catechesi, cioè analizzando opere d'arte di pittori famosi: il tutto a favore della nostra cultura artistica oltre che spirituale. In aggiunta a tutto ciò, ho avuto il piacere di ascoltare le storie di Suor Vera e Suor Maria Gloria che ringrazio per avermi concesso un po' del loro tempo. Grazie ancora, a voi e agli organizzatori. (Leonardo)


Quella che ho vissuto a Montorso per quei due giorni è stata un'esperienza bellissima e mi ha aiutato di nuovo ad avvicinarmi sempre di più a Dio, grazie alle suore che ci hanno guidato nel ritiro con la visione e spiegazione dei loro quadri che rappresentano degli episodi del Vangelo, e anche grazie ai frati e a tutto il gruppo della PGV che continua a farmi stare bene e sempre più integrante, e soprattutto grazie a Dio che mi guarda, mi ama e sta con me nei momenti belli e in quei brutti. (Jo)


Un'esperienza unica dalla quale ognuno si è arricchito di qualcosa, per me è stato il più bello di sempre, 24 ore scarse ma intense e piene di significato nelle quali ho capito fino in fondo l'importanza e la forza della preghiera e del perdono di Dio, cose che avevo dimenticato, forse preso nel tram-tram di ogni giorno. Grazie davvero!  (Marco C.)


Questo è stato un ritiro particolare, diverso nell'impostazione, e anch'io mi sono sentita diversa nel percepirlo ed accoglierlo. Ho sempre avuto un debole per l'arte, in tutte le sue varie forme, ma non mi sarei mai aspettata di affrontare determinati temi in quest'ottica originale e piacevolmente profonda. Suor Maria Gloria ci ha condotti nel vivo del mistero pasquale tramite delle forti e intime riflessioni, che sicuramente porterò con me per crescere nel cammino di Fede. Grazie di cuore agli organizzatori ed ai partecipanti. Pace e Gioia! (Letizia)


In questa quaresima la mia mente e il mio cuore si sono assopiti come i discepoli ai piedi del monte. Il ritiro è stato come un pizzico al fianco per risvegliarsi, ma non mi ha risvegliato. Riguardo al velo, inteso come qualcosa che si frappone tra me e Dio: posso solo vederlo nella sua accezione negativa perché mi rende cosciente del fatto che solo Lui può toglierlo. (Federico)


L'opera di Chagall, "Il figliol prodigo", mi è arrivata dritta al cuore. Avevo proprio un gran bisogno di vedere quell'abbraccio che rende piena testimonianza al mistero dell'Amore immenso e incondizionato di Dio per me, per ciascuno dei suoi figli. E l'Amore non è mai un fatto privato: se ti senti amato, ami... L'Amore vive in te e tu vivi nell'Amore. Molto significativa anche la raffigurazione del gallo che sta lì a ricordare che per ogni tradimento è già pronta una rinascita, un nuovo giorno. Così il sole splende sempre, perché ogni giorno è un buon giorno. Grazie! (Michela)


Di questo ritiro mi porterò dietro la BELLEZZA, che ho potuto ammirare in molte sue sfaccettature: la bellezza dell'arte e del canto (in qualunque lingua esso sia!), la bellezza delle confidenze e della fiducia reciproca, la bellezza dei sorrisi, la bellezza della basilica di Loreto, la bellezza di essere tutti insieme ad adorare e ringraziare Lui, la bellezza del sentirsi fratelli. Grazie a tutti per avermi ricordato quanto è bello amare Dio! (Lucia)


Essendo venuta a conoscenza della Fondamentàle differenza tra l'unghia e Dio... vi ringràzio ampiamente per il week-end d'aggiornamento. E perché senza LIMITE non c'è una FORMA: Spero che anche i miei quadri potranno essere una partecipazione al mistero. Intervallandoli: "Tutto si risolve dentro un abbraccio di Ritorno!!!" (Margherita B.)


Sono sospetto in parlar, mah, la PGV, in ogni ritiro, incontro, ecc. fa di maniera diversa. c,è sempre una creatività favorevole per la riflessione. Lo Spirito Santo ha ispirato Fra Sergio per fa lo invito le suore per predicare, pregare, suonare e cantare in questo ritiro. Dopo sono arrivato nel convento ad Ascoli ho fatto tutta una riflessione a circa del dito di Tommaso nella ferita al fianco di Gesù. 
Non è quello che no credeva, nonostante, quelle che credeva vendo, ha visto e ha messo la chiave (dito) nella serratura (ferita di Gesù) per aprire la porta di una nuova vita, un nuovo mondo, un nuovo annuncio.  Giovanni Battista con un dito appunta l'Agnello di Dio e apre il Vangelo di San Giovanni, (comincio). Tommaso anche con un dito messo nella ferita di questo stesso Agnello di dove è uscito sangue e acqua - sacramento di liberazione, chiusa il Vangelo. (fra Ednalro).     


I ritiri sono sempre un'occasione per fare una "pausa" da tutte le cose che mi circondano e per ricaricarmi per ritornare ad affrontarle. Le parole che volevo condividere con voi sono quelle di Fra Sergio nell'omelia della messa conclusiva: "Signore, dammi il coraggio di perdere la mia vita per ritrovarla in te, di mettermi in gioco per trovare qualcosa di più grande. Aiutiamoci a vicenda a fare questo passo nel buio. Sulla nostra bocca e nel nostro cuore ci sia questa parola 'Eccomi'!" (Elisabetta)


Questo ritiro mi è piaciuto e stata una bella esperienza. Sapere come dietro a certi quadri c'è una bella spiegazione come quelle che ci ha fatto vedere suor Gloria e grazie al confronto che ho avuto con lei mi ha fatto capire molte cose che mi possono essere utili nel mio cammino di vita. Grazie anche ai frati che ci sorprendono sempre di più. (Vincenzo A.)


Eccomi! direbbero le stelle che brillano di gioia per Colui che le ha create...
Tra una data o un indirizzo da chiedere, mele da tagliare in pezzetti più o meno grandi e una lavastoviglie, il cui funzionamento è rimasto misterioso, direi che anche questo ritiro chiude in positivo. Queste occasioni mi ricordano che niente è mai a caso...niente...credo fermamente che tutto sia dono: ogni situazione, ogni persona incontrata, ogni sorriso o lacrima e che Dio vi si nasconda, perché Lui sceglie le cose semplici e forse 'ordinarie' per incontrarci... a noi sta poi riconoscerle. Ci vuole coraggio a dire ogni giorno il proprio "Eccomi!", è vero, ma Dio ama chi dona con gioia, quindi spendiamoci e niente paura, perché ne varrà la pena! 
"Gli uomini non brillano se non sono stelle anche loro" dice una canzone e noi se volessimo potremmo essere quel frammento di luce che ricorda, a chiunque ci incontra, che l'Amore muove davvero ogni realtà e può fare la differenza.
PACE E GIOIA (Jenna)


Non ho molte parole da dire a parte il fatto della particolarità e l'originalità di questo ritiro diverso da quelli in cui sono venuto fino a oggi; ringrazio suor Maria Gloria e le altre sorelle tantissimo. (Riccardo)


 Di fronte a tanto Mistero, a tanta Bellezza e a tanta Armonia mi viene solo da balbettare che:
"Imparare a stare all'interno delle nostre ferite è una Grazia, una Grazia che scaturisce dalla bellezza del Volto di Cristo. Solo lo stupore che nasce da ciò può guarire le nostre ferite". (Paride)


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